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Grafologia forense: quando ogni dettaglio conta

Parere informale scritto
E’ una valutazione informale e di massima, sempre con un punto di vista tecnico, che riporta solo le conclusioni dell’indagine svolta. E’ l’opzione più sintetica ed economica, contiene solamente la conclusione.

Parere pro veritate
E’ un parere grafologico scritto, cioè una breve relazione con conclusioni sull’indagine svolta e con spiegazioni accurate ma sintetiche, meno dettagliate che per una perizia. Serve ad informare sullo stato delle cose con un punto di vista tecnico per poter decidere l’avvio di una strategia o per limitare il rischio di controversie. La grafologa esamina la scrittura indagata e la confronta con campioni di scrittura dell’individuo, li confronta e ne dà un giudizio.

Perizia grafica
E’ una perizia in ambito giudiziario o stragiudiziale. In una perizia grafica la grafologa deve rispondere ad un quesito posto da un magistrato o da un privato con una relazione precisa e dettagliata, con spiegazioni e immagini che chiariscano se si è pervenuti ad un giudizio di autografia o di apocrifia e che dimostrino come si è pervenuti a tale giudizio.

Perizia grafologica su fotocopia
Sentenza di Cassazione n. 711 del 15-01-2018 “… la verificazione di testamento olografo deve necessariamente svolgersi con esame grafico espletato sull’originale del documento per rinvenire gli elementi che consentono di risalire con elevato grado di probabilità al reale autore della sottoscrizione. Tuttavia, una volta verificati sul documento originale i dati essenziali per l’accertamento dell’autenticità della grafia, il prosieguo delle operazioni peritali può svolgersi su eventuali copie o scansioni, ciò a prescindere dal fatto che l’originale sia stato prodotto da una delle parti.”